[Gli Insegnamenti del Viaggio – 2]

Alla ricerca di Cormoran Strike e Robin Ellacot, dalle pagine di Robert Galbraith/J.K. Rowling

In questo viaggio estivo, durante la tappa di Londra, Robi ed io siamo andati a vedere il luogo dove si troverebbe l’agenzia investigativa di Cormoran Strike e Robin Ellacot, protagonisti dei bei romanzi polizieschi scritti da J.K. Rowling sotto lo pseudonimo di Robert Galbraith.

L’ufficio di Strike viene collocato dall’autore in Denmark Street, una corta traversa della Charing Cross, nel quartiere di Soho, sopra un negozio di strumenti musicali e specializzato in chitarre.
Siamo arrivati alla strada e, guarda caso, c’è una successione di negozi di articoli musicali di questo tipo. Il bar descritto, invece, nel libro, non c’è, anche se sono evidenti i segni di ristrutturazioni in corso qua e là. Facendo un po’ memoria delle scene dei telefilm “Strike” ricavati dai primi quattro libri è possibile restringere la scelta fra un paio di portoncini.
Comunque la cosa interessante è vedere l’ambientazione generale con i piccoli palazzotti ancora non travolti dalla edilizia moderna che creano due quinte continue ai due lati della strada.
Poco più tardi, finita la visita, in un pub dove ci fermiamo a pranzare troviamo la birra Doombar, una “scura” prodotta in Cornovaglia e preferita da Strike (Robin in genere preferisce un calice di bianco). Sinceramente è il tipo di birra molto “inglese” che a me non piace, posso confermarlo dopo averla bevuta. Robi invece gradisce questa tipologia, come poi dimostrerà in Irlanda dove andrà avanti a rifornirsi di una pinta di Guinness (anche due) a pasto (e anche in occasioni fuori pasto – ah! Nessuno pensi che io sia in seconda posizione! Ma con birre diverse...).
Raccomando a chi mi legge di seguire il nostro esempio e leggere i volumi finora usciti della saga poliziesca di Strike e Ellacot. La Rowling-Galbraith è come già ha dimostrato un ottimo autore in grado di costruire trame godibili e ben intrecciate, di costruire personaggi a tre dimensioni, ricchi di sfaccettature e in evoluzione lungo la saga, di descrivere in modo impeccabile tutto lo scenario, i comprimari, la vita che irrompe nelle vite dei protagonisti e quella che fa da sfondo. Chi conosce Londra la ripercorre accanto i protagonisti, e troverà ulteriore soddisfazione a confrontare la sua memoria con le mappe computerizzate. Anche altre località inglesi affacciano qua e là con le loro caratteristiche peculiari. In parole povere, leggetela!
Colgo occasione per esprimere la mia ammirazione per l’autrice (o autore, evitiamo fesserie da frustrati che oggi imperversano), che veramente è riuscita a comporre due saghe assolutamente originali, profonde e godibili, il cui successo più che meritato spero che la sproni sempre a comporre nuove opere.
Non posso che commiserare tutti i meschinelli, i “psicopoliziotti del ministero dell’amore” di orwelliana memoria, i pseudoprogressisti multiconsonantici dell’unico pensiero, che contestano questa persona, un titano in confronto a la loro strisciante e ottusa volgarità, scandalizzati per i suoi pensieri che sono quanto di più logico e condivisibile.
Noi ci opponiamo a questo impoverimento del Pensiero, a questo tentativo di cancellare secoli di cultura e cammino della civiltà europea e mediterranea, di cui molti uomini e le loro opere sono stati fondamentali per la formazione dell’Uomo. Un cammino che da quei pilastri che sono l’Iliade e l’Odissea, su su nei secoli arriva fino ad ora, di opera in opera, Erodoto, le Tragedie, Virgilio, l’Epica, il Romanzo Cavalleresco, Dante, Cervantes, Shakespeare, Moliere, Goethe, Schiller, Salgari, Verne, Tolkien, Jüger (troppi da citare…).
Per cui VIVA la Rowling-Galbraith e disperazione (già sono confusi fino al più profondo midollo) ai suoi pretenziosi, contorti, detrattori!
Il Viaggio alla ricerca dei luoghi della letteratura, prosa e poesia, è un altro filo conduttore che si affianca ai monumenti, alla lettura della mappa urbana, ai musei, ai posti di bellezza e natura. Consente di dare un approfondimento a quello che leggiamo, di capire meglio le motivazioni e le esperienze che hanno ispirato l’autore nella sua opera e di godere dei luoghi e delle atmosfere che descrive.
[Il viaggio in Irlanda dopo la tappa londinese avrebbe dovuto consentirmi di vedere i luoghi dell’epica di quel paese, dove si sono svolte le imprese dei Tuatha de Danan, di Finn e dei Fianna, di Cu Chulain e dei “Guerrieri del Ramo Rosso”. Ma… Ne parlerò prossimamente]
Buona Lettura!

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