Triadi, Triangoli, Trigrammi

In tutta la cultura umana, in qualsiasi parte del Mondo, i primi tre numeri e la figura piana detta “Triangolo”, possiedono un vasto contenuto simbolico ed effettivo, andando ad influenzare tutte le Arti umane, comprese quelle chiamate “Marziali”.
In questa sede non vogliamo addentrarci troppo nell’ambito della simbologia e della mistica, ambito peraltro interessantissimo, ma solo tracciare alcune linee per favorire la riflessione, magari un po’ di meditazione e, soprattutto l’interesse. In generale, per uscire da una visione materiale e utilitaristica delle Arti Marziali (forma fisica, divertimento, difesa personale, egoismo) e far capire che c’è un solido interlacciamento con tutto il Mondo che agisce e “non-agisce”, il “piano” su cui viviamo e operiamo.
Giusto un accenno:
- [1] - l’unità primordiale, l’individuo, l’aspetto creatore e positivo, rappresenta l’equivalente dello Yang taoista;
- [2] – l’opposto, la coppia, l’aspetto ricettivo e negativo, rappresenta l’equivalente dello Yin taoista;
- [3] – è il generato, il risultato dell’unione di [1] e [2], la sintesi, oppure il “terzo angolo” che “chiude la figura” e completa l’operatività dei due “numeri” (principi, azioni, idee…) precedenti.
In genere l’ [1] rappresenta il principio (o…) più disincarnato, concettuale, il [2] un aspetto materiale o un suo opposto, il [3] “qualcosa” che comprende un po’ degli aspetti degli altri due numeri/essenze.
Questo giusto giusto per istradare un po’, perché si potrebbe scrivere un trattato, o più. Ma è meglio che questo avvenga per ricerca personale.
Sempre cercando di rimanere nell’ambito delle Arti Marziali, ambito che già è tutt’altro che stretto, aggiungiamo degli argomenti e spiegazioni di orientamento.
Partiamo dal Taoismo operativo. Questa teoria e dottrina è uno dei sistemi più formidabili, che contiene e precede scoperte che la scienza ancora non ha fatto, è incredibilmente fecondo e vantaggioso per spiegare varie “Cose del Mondo” e cercare di capire perché avvengono i fatti e come si può interagire con essi in modo da mantenere l’equilibrio.
I due segni matrice, lo Yang (⚊) e Yin (⚋), unendosi formano gli “Otto Trigrammi”, che disponendosi secondo le loro caratteristiche disegnano il “Ba Gua”, Questo “Otto Trigrammi” sono le otto combinazioni che i due principi possono generare.
☰ ☷ ☳ ☵ ☶ ☴ ☲ ☱
Da sinistra: Cielo, Terra, Tuono, Acqua, Monte, Vento, Fuoco e Lago. Rappresentano le otto fondamentali forze-forme della Natura ed ognuna di esse corrisponde ad una delle otto principali direzioni della Bussola.
Per la verità le disposizioni sono due, dette, la prima, del “Cielo Anteriore”, la seconda, del “Cielo Posteriore”. Senza volerci addentrare nel canone taoista elenchiamo in breve il dato che ci serve in questa trattazione (anche questo solo indicando i principi), riferendoci al “Cielo Posteriore”.
Per cui abbiamo gli accoppiamenti: Cielo/Nordovest, Terra/Sudovest, Tuono/Est, Acqua/ Nord, Monte/Nordest, Vento/Sudest, Fuoco/Sud e Lago/Ovest. Questo “materiale” incide sull’importante teoria operativa detta “Hakkyoku Hen” le “Otto Variazioni”), che intendo approfondire e far sperimentare nei corsi di quest’anno di Bujutsu – Hōki Ryū, Katayama Ryū, Tenjin Myōshin Ryū – e Budō – Aikidō Aikibudō e Jū Jutsu Yōseikan Budō – per cui salvo qualche altro comunicato per interessare e stuzzicare, rimando alla frequenza dei corsi e ai seminari, al Dōjō, e in regione e a livello nazionale, la trattazione.
Torniamo all’ambito del [3] “suggerendo che il Taoismo ci suggerisce” il fatto che ci possono essere OTTO diverse modulazioni di un principio ternario (o “triangolare”) e che la soluzione dipende dalla direzione” d’azione che, nell’episodio, è nei fatti operativa.
Fermiamoci per un po’ con il Taoismo (interessantissimo) e esploriamo un altro aspetto, quello delle “Triadi” (che, in questo caso, non hanno niente a che vedere con la cosiddetta “mafia cinese”).
Le “Triadi” più conosciute in Occidente sono le trinità divine, da quelle classiche a quella cristiana. Questo sistema ternario poi dal divino si organizza nella filosofia (es.: Mimesi-Metessi-Koinonia/Tesi-Antitesi-Sintesi), nella scienza (terne pitagoriche) e nella politica. Un altro aspetto simile, molto importante ma poco conosciuto sono le “Triadi Gallesi”. E’ un linguaggio molto simbolico dove si radunano in gruppi di tre dei principi rappresentandoli con terne di particolari uomini, animali, luoghi, avvenimenti, oggetti. Ogni “figura” scelta rappresenta dei principi e i tre vengono paragonati in modo aperto, più simile al sistema orientale di analogie e completamento reciproco che allo scontro esposto dal sistema: Tesi/Antitesi/Sintesi. Questo anche per dire che il nostro antico pensiero tradizionale era meno “competitivo” al suo interno di come poi si è sviluppato man mano che l’Uomo occidentale si è allontanato dal Centro.
Torniamo alle Triadi e facciamo qualche esempio:
- Tre sono gli Uomini che hanno ricevuto la forza di Adamo: Ercole il Forte e Hector il Forte, e Sansone il Forte. Erano tutti e tre, forti come Adamo stesso.
- Tre sono I principi fatati dell’isola di Britannia: Owain figlio di Urien, Rhun figlio di Maelgwn, Rhufawn il Raggiante figlio di Dewrarth Wledi
- Tre sono i colpi malefici dell’isola di Britannia: il primo di loro quello di Matholwch l'irlandese quando colpì Branwen figlia di Llyr; il secondo quando Gwenhwyfach percosse Gwenhwyfar: a causa di questo in seguito avvenne la Battaglia di Camlan; il terzo quando Golydan il Poeta colpì Cadwaladr il Benedetto.
- Tre sono i grandi incantesimi dell’isola di Britannia: l’incantesimo con il quale che Math figlio di Mathonwy punì Gwydion figlio di Dôn, e l'incantesimo di Uthyr Pendragon che colpì Menw figlio di Teirgwaedd, e l'incantesimo di Rudlwm il nano che sottomise Coll figlio di Collfrewy, suo nipote.
- Le tre forme primarie di musica a corda, cioè: la musica di corte, la musica d’arpa e la musica da tamburo.
Lascio a voi il piacere di districare gli enigmi. Un buon testo sul Mabinogion può aiutarvi.
Intanto torniamo in Oriente segnalando sul passaggio che il Triangolo (figura geometrica) nell’Aikidō è il simbolo dell’Irimi, l’entrata diretta che taglia l’attacco.
Abbiamo molto in sintesi mostrato l’importanza del [3] nelle sue varie forme e l’universale diffusione del modo di comunicare gli insegnamenti e le conoscenze attraverso raggruppamenti di tre principi o tre azioni. Nelle Arti Marziali giapponesi abbiamo diversi esempi di questo tipo, tutti molto importanti.
Alcuni esprimono una progressione, ad esempio:
- Shu – Ha – Ri (守破離): la terna dell’apprendimento, la progressione che, in molti anni di studio, porta l’adepto dall’imitazione alla formazione del suo personale modo di possedere ed interpretare una disciplina;
- Tsukuri – Kuzushi – Kake (作り - 崩し - 掛): Attirare/Sbilanciare/Applicare. La terna fondamentale nel Budō per eseguire una tecnica in modo non casuale.
- Jo-ha-kyū (序破急); Lento/più veloce/ rapido. E’ un concetto che deriva dal teatro Nō e indica il giusto ritmo di una azione. E’ considerato anche un “quarto” elemento “Zanshin” (残心 - Spirito Vigile”), l’attenzione dopo l’azione.
- Un’altra “terna progressiva” appartiene anch’essa a tutta la cultura giapponese. Di questa ho trovato solo la citazione in inglese, la cui traduzione è “Sorgere, Tornare alla Sorgente, Andare Avanti”. Che esprime un concetto parallelo ma diverso di Jo/Ha/Kyū. Purtroppo di questa non ho né i Romanji, né i Kanji (translitterazione in lettere romane e ideogrammi).
Altri elementi sono più “triangolari” e esprimono l’importanza che tutti e tre i punti siano presenti perché intenzione ed azione si realizzino.
- Heihō (Hyōhō) [兵法]/Te no Uchi [手の内]/Waza [技]: La Strategia, i principi essenziali delle Arti Marziali più Abilità ed applicazione più la Tecnica e la tattica necessaria.
- Simile è Shin/Ki/Ryoku (心気力): Spirito/Energia/Forza. Che richiama anche Tsukuri/Kuzushi/Kake. Sistemare queste terne in colonna fa ben capire i principi che occorre possedere e padroneggiare perché la disciplina e la sua tecnica siano corrette. Anche qui si aggiunge a volte un “Quarto Punto”, l’Ittai (一体), il “Corpo Unificato” in cui si fondono gli aspetti, realizzando il Budōka della Scuola, completo.
- La terna dell’apprendimento di una tecnica è Keikō/Renshu/Tanden (稽古/練習/丹田) vale a dire Allenarsi (imitare gli Antichi)/Ripetere/Centralizzare ed interiorizzare la tecnica.
- Un'altra terna “triangolare è “Ijiri” (位事理). “I” è la consapevolezza completa generata dall’aver padroneggiato “Ji” e “Ri”, “Ji” è l’abilità di usare il corpo e le armi, “Ri” è la conoscenza dei concetti teorici (Strategia) per vincere.
Ci sono altre “terne” che definiscono delle progressioni dell’azione. Due molto conosciute, la “distanza/intervallo”: Chika-Ma/Ma/To Ma; oppure il “tempo” dell’azione: Go(Machi)-no-Sen/Tai-no-Sen/Sen-no-Sen.
Esistono anche le “Tre Avversioni”, i “Tre movimenti non permessi”, l’ ”Errore del Tre”, le “Tre Sfere di Attività”, i “Tre Fiumi”, e così via.
Altre triangolarità sono espresse in modo diverso. Per esempio il detto “La Spada del Cerchio con Tre Angoli” con il commento “Il Quadrato è una spirale, e pure il Triangolo”.
Lo studio di questi principi fa progredire bene sia la pratica in se che la consapevolezza di essa. Queste istruzioni che ci giungono attraverso la Storia delle Arti Marziali, gli insegnamenti dei Maestri Illuminati che fondarono le Scuole e trasmisero le loro scoperte. Così l’Uomo si evolve attraverso la conoscenza del patrimonio raccolto dalle generazioni, e può andare avanti. Altrimenti è come certe persone, che ogni mattina, con stolido entusiasmo e consolidata ignoranza, riscoprono di nuovo e di nuovo ancora, eternamente immemori, l’acqua calda e la ruota.
Credo di aver illustrato l’argomento che volevo esporre, e di aver dato degli elementi per l’indagine e la ricerca personale.




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